giovedì 29 marzo 2012
Formazioni 30^ Giornata
martedì 27 marzo 2012
Tabella Aggiornata
Risultati 29^ Giornata
venerdì 23 marzo 2012
Classifica Completa
giovedì 22 marzo 2012
Formazioni 29^ Giornata
mercoledì 21 marzo 2012
Risultati 28^ Giornata
venerdì 16 marzo 2012
Nome "Coppa Rialto"
Renato Portaluppi (attaccante - Roma 1988/89 - 23 presenze, 0 gol), chiamato semplicemente Renato. Arrivato assieme al mitico Andrade (detto "Er Moviola") se ne andò deludendo tutti tranne le donne italiane. Amante instancabile, un giorno confessò a Playboy (noto magazine culturale...) di averne avute oltre mille e che un giorno riuscì pure a trombarsi una tifosa dietro gli spalti finchè si allenava. Il giorno della presentazione esordì con una frase a effetto "Sono più forte di Gullit e Maradona" che gli scavò la fossa già dal primo giorno a Roma. Pagato 3 miliardi di Lire, riuscì nell'impresa di apparire in copertina del prestigioso Guerin Sportivo come colpo assoluto del calciomercato. La sua fine fu decretata da uno striscione apparso in curva giallorossa "A' Renato, ridacce Cochi!". Ha finito la carrira in Brasile dove ha provato anche a fare l'allenatore...
Luis Silvio Danuello (attaccante - Pistoiese 1980/81 - 6 presenze, 0 gol), più in confidenza Luis Silvio. Il Bidone dei Bidoni, l'unico e inimitabile Luis Silvio. La sua storia ha ispirato il film "L'Allenatore Nel Pallone" e solo per questo merita di stare in questa top-8. La storia, ormai diventata leggenda, narra che gli emissari della Pistoiese sbarcarono in Brasile in cerca di una punta per garantirsi una comoda salvezza. Visionarono diversi giocatori finchè incapparono in questo tizio che in una partita fece sfracelli. Si precipitarono con un contratto che il buon Luis firmò immediatamente. Si venne a sapere in seguito che la partita era truccata e fu organizzata solo per vendere Luis Silvio in Italia. Si scoprì solo nel 2007, grazie ad un'incheiseta della Gazzetta, che il brasiliano era una buona ala destra (che in brasiliano si dice "ponta") ma quelli della Pistoiese capirono "punta" e lo schierarono unico terminale offensivo. Se ne andò dopo un solo anno e 6 presenze. Anche se la leggenda metropolitana che lo dipinse come gelataio dello stadio di Pistoia aveva un qualcosa di poetico e inimitabile.
Lajos Detari (trequartista - Bologna, Ancona e Genoa dal 1990 al 1994 - 82 presenze, 24 gol). Ungherese tutto classe, tocco, fantasia e spacconeria. Se non era in giornata passeggiava per il campo lustrandosi il ciuffo biondo con fare suberbo e svogliato. In carriera ha anche vinto qualcosa (anche se fuori dall'Italia...). Merita di essere in questa rosa di 8 candidati per le sue frasi a effetto ("Quanto tocco il pallone senti una musica che non hai mai sentito!"), le sue giustificazioni e le sue auto. Un giorno a Messina sbagliò un gol impossibile da mancare e nel dopopartita se ne vantò dicendo che l'aveva fatto apposta a non segnare. Impagabile! Sembrava in orbita Juve ma Agnelli lo liquidò con un "Non vale la metà di Platini". Se ne andò con le 6 fuoriserie che collezionò in un solo anno ad Ancona.
Josè Perdomo (centrocampista - Genoa 1989/90 - 25 presenze, 0 gol). Lento e falloso centrocampista voluto da Scoglio per dare qualità in mezzo al suo mitico Genoa (in cui militavano Signorini, Torrente, Ruotolo, Aguillera, Eranio,... Gente mica male!). Non beveva, non fumava, non faceva vita mondana. Piatto come un uomo in coma. Era moralmente e fisicamente integro. Eppure... Aveva le gambe storte come un cow-boy e i piedi a banana. Lo vendettero l'anno dopo in Spagna lasciando ben pochi rimpianti tra il popolo del grifone. Il grande Boskov, prima di un derby, lo marchiò a fuoco: "Il mio cane gioca meglio di Perdomo!". Amen.
Hansi Muller (centrocampista - Inter 1982/84 - 48 presenze, 9 gol - Como 1984/85 - 17 presenze, 1 gol). Già in epoca preistorica l'Inter faceva vedere la sua lungimiranza per gli acquista comprando il tedesco che pestava i piedi all'idolo indiscusso di San Siro: Beccalossi. I due giocavano nello stesso ruolo e Beccalossi ne soffriva. Arrivò a dire alla stampa: "È meglio giocare con una sedia che con Hansi Muller, perché con la sedia quando gli tiri la palla addosso ti torna indietro!". Come se non bastasse Altobelli gli rifilò (davanti a 80.000 tifosi!) uno schiaffo dopo un passaggio errato... Nel frattempo il nostro sfilava per Armani e cantava assieme a Casadei... Passo dall'Inter al Como come se niente fosse ma anche in riva al lago non lasciò il segno.